Le PMI innovative sono le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica.
Istituite con il DL 3 del 24 gennaio 2015 per stimolare l’innovazione tecnologica in tutti i settori produttivi del nostro Paese, le imprese che rientrano in questa categoria possono godere di diversi vantaggi e agevolazioni.
Il Governo, infatti, ha assegnato larga parte delle misure previste per le startup innovative a uno spettro di imprese composto da oltre 300.000 Piccole e Medie Imprese italiane.
PMI innovativa: requisiti
Una PMI innovativa deve rispettare i seguenti requisiti:
- avere meno di 250 dipendenti;
- avere un fatturato inferiore a 50 milioni o con attivo patrimoniale inferiore a 43 milioni;
- essere costituita come società di capitali, anche in forma cooperativa;
- avere almeno una sede produttiva o una filiale in Italia;
- avere almeno un bilancio certificato o redatto da un revisore contabile;
- non essere iscritta al registro Startup innovative o incubatore certificato;
- non essere quotata su un mercato regolamentato.
Inoltre, le PMI innovative devono investire in ricerca, sviluppo e innovazione almeno il 3% della maggiore entità fra costo e valore totale della produzione, e almeno il 20% dei dipendenti deve essere in possesso di un dottorato di ricerca o sta svolgendo il dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera.
Una PMI innovativa, per definirsi tale, deve essere titolare almeno di un brevetto relativo a un prodotto innovativo.
Cosa sono le PMI innovative
Sono tutte quelle imprese che hanno i requisiti che abbiamo elencato in precedenza e che possono godere di diversi vantaggi e agevolazioni. Ad esempio, possono usufruire degli strumenti dell’equity crowdfunding oppure avere accesso diretto e semplificato al Fondo di garanzia per le PMI.
Inoltre, queste imprese possono ricevere supporto per intraprendere un processo di internazionalizzazione.
A tutto ciò si aggiungono agevolazioni fiscali di varia natura, come la proroga del termine per il ripianamento delle perdite e l’esonero dall’imposta di bollo.
Come diventare PMI innovativa
Innanzitutto, per inviare la richiesta di inclusione nella categoria di PMI innovativa è necessario che la propria azienda sia iscritta al Registro delle Imprese. Insieme alla domanda è necessario allegare un’autocertificazione che attesti che l’impresa abbia i requisiti necessari (quelli illustrati in precedenza) ed inviare la richiesta online sottoforma di Comunicazione Unica al Registro delle Imprese.
La documentazione deve essere compilata correttamente e deve contenere le seguenti informazioni:
- la descrizione della propria attività con speciale riferimento ai costi per iniziative di ricerca e sviluppo
- le competenze dei manager e dei dipendenti, con relativa formazione
- i brevetti posseduti
- l’elenco delle eventuali società partecipate e della collaborazione con università, incubatori ed enti di ricerca
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