Il Data Driven è un approccio che si basa sull’analisi e l’interpretazione dei dati per prendere decisioni informate e raggiungere obiettivi strategici.
Si tratta di una modalità di gestione che sfrutta il potenziale dei dati per migliorare le performance, l’efficienza e la competitività delle aziende.
I recenti studi non mentono: l’importanza e la quantità di dati sta crescendo in maniera esponenziale.
Secondo le statistiche di IDC entro il 2025 i dati mondiali saliranno a 175 zettabyte (1 ZB = 1 trilione di byte).
In termini di quantità, se immagazzinassimo queste informazioni in delle pile di dischi Blu-ray da circa 200GB, potremo andare sulla Luna e tornare indietro per ben 23 volte!
Ed è proprio qui che le aziende devono intervenire convogliando questi dati in informazioni utili e preziose per incrementare il proprio business.
Ma perché il Data Driven approach è così importante? Quali sono i vantaggi? Qual è il ruolo della Business Intelligence in questo contesto?
In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande e di illustrare alcuni esempi pratici di come l’approccio data driven possa fare la differenza.
I vantaggi di un approccio data driven in azienda
Uno studio di PwC su più di 1.000 dirigenti ha rivelato che le organizzazioni che si basano fortemente sui dati hanno tre volte più probabilità di registrare miglioramenti rilevanti nel processo decisionale rispetto a quelle che usano meno i dati.
Inoltre, Harvard Business Review ha rivelato che le organizzazioni che utilizzano un approccio Data Driven ottengono:
- Una crescita del 54% di ricavi e profitti;
- Un miglioramento del 62% della soddisfazione dei loro clienti;
- Un time to market più rapido del 44%.
Un approccio Data Driven offre numerosi vantaggi alle aziende che lo adottano, tra cui:
- Maggiore conoscenza del mercato e dei clienti: monitorando le tendenze, le preferenze, i bisogni e il comportamento dei clienti, così da offrire prodotti e servizi più adatti e personalizzati.
Inoltre, i dati consentono di analizzare la concorrenza, le opportunità e le minacce del mercato, così da adattare la propria strategia in modo tempestivo ed efficace. - Miglioramento della qualità e dell’innovazione: misurando e valutando la qualità dei processi, dei prodotti e dei servizi, così da individuare e correggere gli errori, le inefficienze e le criticità.
In più, stimolano la creatività e l’innovazione, permettendo di sperimentare nuove soluzioni e di testarne l’impatto e il valore aggiunto. - Ottimizzazione delle risorse e dei costi: controllando le risorse disponibili, così da allocarle in modo ottimale e ridurre gli sprechi.
E poi, consentono di ridurre i costi operativi e di aumentare il ritorno sugli investimenti, grazie a una maggiore efficienza e produttività. - Aumento della soddisfazione e della fidelizzazione dei clienti: migliorando l’esperienza e la relazione con i clienti, offrendo loro una maggiore qualità, personalizzazione e valore.
Infine, aumentano la fiducia e la reputazione dell’azienda, grazie a una maggiore trasparenza e responsabilità.
L’importanza della business intelligence in un approccio data driven
La Business Intelligence è l’insieme delle tecnologie, delle metodologie e delle pratiche che raccolgono, integrano, analizzano e visualizzano i dati provenienti da diverse fonti interne ed esterne all’azienda.
La Business Intelligence ha un ruolo fondamentale in un approccio Data Driven, in quanto permette di:
- Trasformare i dati in informazioni: la Business Intelligence consente di elaborare i dati grezzi e di trasformarli in informazioni utili e significative per il business.
Questo implica l’utilizzo di tecniche come la pulizia dei dati, l’integrazione dei dati, l’analisi dei dati (descrittiva, predittiva, prescrittiva) e la visualizzazione dei dati (dashboard, report, grafici). - Diffondere le informazioni all’interno dell’organizzazione: rendendo le informazioni accessibili e fruibili a tutti i livelli dell’organizzazione, in modo da favorire la condivisione, la collaborazione e la comunicazione tra i diversi attori coinvolti nel processo decisionale.
Questo implica l’utilizzo di strumenti come i portali, i sistemi di gestione dei contenuti, i sistemi di gestione delle conoscenze e i sistemi di supporto alle decisioni. - Supportare le decisioni basate sui dati: fornendo ai decisori le informazioni necessarie per prendere decisioni informate e basate sui dati, in modo da raggiungere gli obiettivi prefissati.
Questo implica l’utilizzo di strumenti come i modelli, gli algoritmi, le simulazioni e gli scenari.
Come le aziende possono ottenere vantaggi con la Business Intelligence
Per ottenere vantaggi con la Business Intelligence in ottica Data Driven, le aziende devono seguire alcune buone pratiche, tra cui:
- Definire una strategia data driven: le aziende devono definire una visione, una missione e degli obiettivi chiari e misurabili per il loro approccio basato sui dati.
Inoltre, devono identificare le fonti, i tipi e le qualità dei dati necessari per il loro business, e stabilire le priorità, le responsabilità e le risorse per la loro gestione. - Scegliere gli strumenti giusti: le aziende devono scegliere gli strumenti di Business Intelligence più adatti alle loro esigenze e alle loro capacità.
In particolare, devono valutare aspetti come la facilità d’uso, la scalabilità, la sicurezza, l’integrazione, la personalizzazione e il costo degli strumenti.
In questo contesto Microsoft Power BI è la piattaforma che raccoglie tutti i dati provenienti dai sistemi connessi al gestionale, estrae le informazioni importanti e le rende disponibili ai team di lavoro.
Grazie a Microsoft Power BI è possibile analizzare i report ottenuti per definire le strategie necessarie per migliorare le performance del proprio business. - Formare e coinvolgere le persone: le aziende devono formare e coinvolgere le persone che usano o beneficiano della business intelligence.
In particolare, devono sviluppare le competenze tecniche, analitiche e decisionali delle persone, e promuovere una cultura Data Driven basata sulla curiosità, sull’apprendimento e sul miglioramento continuo.
Infine, devono incentivare il feedback, il dialogo e la collaborazione tra i diversi ruoli e funzioni dell’organizzazione.
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