ChatGPT, il nuovo chatbot sviluppato da OpenAI, è ormai sulla bocca di tutti.
Lo abbiamo provato internamente ponendogli alcune domande e chiedendo anche a Sirio Nicolao, Direttore Software di Serenissima Informatica come l’AI interverrà nei futuri sviluppi di soluzioni gestionali per le organizzazioni aziendali.
Ecco cosa è successo.
Che cos’è ChatGPT e come funziona
Prima di vedere il nostro test, facciamo una piccola introduzione su ChatGPT.
ChatGPT è un’intelligenza artificiale di ultima generazione che può essere utilizzata per attività di elaborazione del linguaggio naturale come la generazione di testo e la traduzione linguistica.
L’AI si basa sul modello GPT-3.5, acronimo di Generative Pretrained Transformer 3.5, che ad oggi è uno dei modelli linguistici più estesi e avanzati.
La caratteristica principale di ChatGPT è la capacità di generare risposte simili a quelli umane con tanto di suggerimenti, consigli e soluzioni alternative ampiamente commentate.
Per utilizzare il chatbot è necessario effettuare il login all’API di Open AI.
Una volta eseguito l’accesso sarà sufficiente scrivere un testo in inglese nella stringa di invio delle richieste, come se si dovesse scrivere un messaggio su Whatsapp.
Il modello, una volta ricevuta la domanda procederà a scrivere una risposta in tempo reale basata sulle informazioni di cui è a conoscenza.
ChatGPT: il test di Serenissima Informatica
Di seguito vi presentiamo i test fatti da noi su ChatGPT.
Come argomenti abbiamo scelto delle tematiche legate al nostro business, ecco cosa è successo.
TEST 1: Quali sono i principali problemi delle PMI italiane?
Nel nostro primo test abbiamo chiesto a ChatGPT un tema che ci riguarda molto da vicino, ovvero quali sono i principali problemi delle PMI italiane, ecco cosa ci ha risposto:
Le PMI (Piccole e Medie Imprese) italiane devono comunemente affrontare sfide quali:
- Accesso ai finanziamenti: Le PMI hanno spesso difficoltà a ottenere prestiti o altre forme di finanziamento da banche o altre istituzioni finanziarie.
- Ostacoli burocratici: Le PMI italiane hanno spesso difficoltà a navigare nella complessa burocrazia del Paese.
- Concorrenza di aziende più grandi: Le PMI italiane spesso faticano a competere con le aziende più grandi che dispongono di maggiori risorse e potere di mercato.
- Mancanza di accesso alle tecnologie digitali: Molte PMI italiane non hanno le risorse per investire nelle tecnologie digitali che possono aiutarle a competere nel mercato globale.
- Difficoltà a reclutare e trattenere lavoratori qualificati: Le PMI italiane hanno spesso difficoltà a reclutare e trattenere lavoratori qualificati a causa della mancanza di opportunità di sviluppo professionale e di avanzamento di carriera.
TEST 2: Come attuare una strategia di marketing efficace in hotel?
Nel secondo test che abbiamo effettuato abbiamo chiesto a ChatGPT in che modo strutturerebbe un marketing plan per un hotel, ecco la risposta:
La creazione di un piano di marketing per un hotel comporta diverse fasi:
- Condurre una ricerca di mercato per identificare il pubblico di riferimento, i concorrenti e le tendenze del settore.
- Definire i punti di forza dell’hotel e sviluppare un chiaro messaggio di brand identity.
- Stabilire obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti e limitati nel tempo (SMART) per le vostre attività di marketing.
- Sviluppare un budget e allocate le risorse per i diversi canali di marketing, come i social media, l’e-mail marketing e gli eventi.
- Creare una strategia di content marketing per attirare e coinvolgere i potenziali ospiti.
- Utilizzare dati e analisi per monitorare l’efficacia dei vostri sforzi di marketing e apportate le modifiche necessarie.
- Monitorare e valutare costantemente le prestazioni delle vostre attività di marketing e apportate le modifiche necessarie.
È importante anche avere un sito web ben progettato, facilmente navigabile, adatto ai dispositivi mobili e con un sistema di prenotazione online integrato.
È importante anche avere una gestione della reputazione online.
ChatGPT e il futuro: Il commento del nostro direttore software Sirio Nicolao
Abbiamo chiesto al nostro direttore software Sirio Nicolao cosa ne pensa dello strumento ChatGPT e quelli potrebbero essere gli sviluppi futuri.
“ChatGPT sta facendo molto discutere la rete in questi giorni, basti pensare che persino Microsoft sta facendo grossi investimenti su questa intelligenza artificiale e su altri strumenti che supportano sempre di più le organizzazioni”.
“Un esempio che ci riguarda da vicino?” prosegue Sirio “come Serenissima informatica stiamo introducendo supporti di AI nelle nostre soluzioni gestionali.”
“OpenAI ha messo a disposizione delle API che permettono di tradurre frasi tratte dal linguaggio parlato quotidiano, in comandi software, oppure di capire il significato di una mail.”
“In Guezzt, infatti, stiamo collegando queste cose per riuscire ad automatizzare le nostre features: segmentazione dei clienti, offertazione automatizzata, campagne di marketing automatiche etc.
“La parte più difficile e più lunga è un ciclo di addestramento importante perché le AI sono generiche e rispondono ad un mercato generale.”
“Bisogna quindi calarle nel contesto del sistema che si vuole automatizzare ed il processo può essere più o meno lungo, fatto di prove, campionamenti etc.”
“A volte i risultati non sono coerenti e anche ChatGPT si scusa… dicendo che migliorerà col tempo, ma sicuramente nella comprensione dei linguaggi è stato fatto uno scatto in avanti lo scorso anno.”
“In questo modo vogliamo garantire maggior supporto alle realtà italiane per migliorare la loro operatività ed incrementare i profitti.”
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